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Ariosto's Printing Privilege, Venice (1515)
Source: Scanned from the manuscript held in the Venetian State Archives: ASV, NC, reg. 18, c.23r.
Citation:
Ariosto's Printing Privilege, Venice (1515), Primary Sources on Copyright (1450-1900), eds L. Bently & M. Kretschmer, www.copyrighthistory.org
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1 transcripted page
Chapter 1 Page 1
Illustrissimo et Serenissimo Principe et signore mio objer.mo supplico alla sublimita Vostra Io diuoto et affectionatissimo seruo
suo Ludouico Ariosto Nobile ferrarese, et familiare del Reuerendissimo Signore Cardinale Estense: Come hauendo cum mie
longe vigilie et fatiche, Per spasso et Recreatione de’ signori et persone de animi gentilli et madone, composta
una opera in la quale si tratta di cose piaceuoli et delectabeli, de arme et de amore, et desiderando poner
-la in luce per solazo et piacere di qualunche vora et che se delectera de legerla: Et anche cum quello più
beneficio, et renumeratione delle fatiche mie, duratoli più anni in componerla, che conseguire posso,
ho deliberato di farla stampare doue meglio à me parera, Ma dubitando, che qualche altro à concorrentia
della stampa ch’io? mi faro subito che tal mia opera et stampa sia fuori, non si intrometta d’ristampare,
ò, farla ristampare una altra, et che non pigli il bene et utile de le fatiche, che doueriano venire à mé,
Per tanto prego & supplico la ? Vostra sublimta che quella sia contenta per suo decreto et priuilegio conceder
-mi, de gratia che per tutto il tempo della vita mia non sia licito, à persona alcuna cossi terrera come
forestiera: et di qualunche grado si uoglia esser ò sia, che ardisca ne presumma in le terre et loci et
Dominio de Vostra Sublimita presumere di stampar ne di far stampar in forma alcuna de lettera, ne
di foglio grande, piccolo, ne picolino \ne possa uender ó fare uendere/ ditta mia opera senza expressa licentia, et concessione de mi, Ludo
uico Ariosto, Auctore di epsa, sotto pena di perder tal opere Inoltre che si trouassino stampate
\ò uendersi/, et de ducati mille per cadauno che presumera stamparla, ò, farla stampare, \o uenderla ò farla uender/, la qual pena per la mità
se applichi di cui piacerà alla Sublimità Vostra, et l’altra mità, et libri stampati \o uenduti/, a mi Ludovico prenominato
seruitore di quella Cuiuis Gratiae, et
1515 die XXV.to Octobris
Quod suprascripto supplicanti concedatur Gratia, quam ut sup Perit:
Consiliarii
Ser Marcus de Molino
Ser Petrus Marcello
Ser Hieroniymus Teupulo
Ser Franciscus Bragadino
Transcription by: Joanna Kostylo
Source: Scanned from the manuscript held in the Venetian State Archives: ASV, NC, reg. 18, c.23r.
Citation:
Ariosto's Printing Privilege, Venice (1515), Primary Sources on Copyright (1450-1900), eds L. Bently & M. Kretschmer, www.copyrighthistory.org
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Chapter 1 Page 1
Illustrissimo et Serenissimo Principe et signore mio objer.mo supplico alla sublimita Vostra Io diuoto et affectionatissimo seruo
suo Ludouico Ariosto Nobile ferrarese, et familiare del Reuerendissimo Signore Cardinale Estense: Come hauendo cum mie
longe vigilie et fatiche, Per spasso et Recreatione de’ signori et persone de animi gentilli et madone, composta
una opera in la quale si tratta di cose piaceuoli et delectabeli, de arme et de amore, et desiderando poner
-la in luce per solazo et piacere di qualunche vora et che se delectera de legerla: Et anche cum quello più
beneficio, et renumeratione delle fatiche mie, duratoli più anni in componerla, che conseguire
ho deliberato di farla stampare doue meglio à me parera, Ma dubitando, che qualche altro à concorrentia
della stampa ch’io? mi faro subito che tal mia opera et stampa sia fuori, non si intrometta d’ristampare,
ò, farla ristampare una altra, et che non pigli il bene et utile de le fatiche, che doueriano venire à mé,
Per tanto prego & supplico la ? Vostra sublimta che quella sia contenta per suo decreto et priuilegio conceder
-mi, de gratia che per tutto il tempo della vita mia non sia licito, à persona alcuna cossi terrera come
forestiera: et di qualunche grado si uoglia esser ò sia, che ardisca ne presumma in le terre et loci et
Dominio de Vostra Sublimita presumere di stampar ne di far stampar in forma alcuna de lettera, ne
di foglio grande, piccolo, ne picolino \ne possa uender ó fare uendere/ ditta mia opera senza expressa licentia, et concessione de mi, Ludo
uico Ariosto, Auctore di epsa, sotto pena di perder tal opere Inoltre che si trouassino stampate
\ò uendersi/, et de ducati mille per cadauno che presumera stamparla, ò, farla stampare, \o uenderla ò farla uender/, la qual pena per la mità
se applichi di cui piacerà alla Sublimità Vostra, et l’altra mità, et libri stampati \o uenduti/, a mi Ludovico prenominato
seruitore di quella Cuiuis Gratiae, et
1515 die XXV.to Octobris
Quod suprascripto supplicanti concedatur Gratia, quam ut sup Perit:
Consiliarii
Ser Marcus de Molino
Ser Petrus Marcello
Ser Hieroniymus Teupulo
Ser Franciscus Bragadino
Transcription by: Joanna Kostylo